Voglio assolutamente evitare scontri frontali con personaggi amati da alcuni (pochi, per fortuna) e sterili polemiche. Mi limito a riportarvi dei fatti, poi ognuno farà la propria valutazione.
Ho "interagito" con questo signore una sola volta ed è stata sufficiente per rendermi conto della situazione e lasciar così perdere ulteriori approfondimenti. Quella volta ho sbattuto in faccia a Vaccaro il fatto che lui avesse stravolto gli studi di Boyd Eaton sulle popolazioni di cacciatori-raccoglitori, scrivendo l'esatto opposto di ciò che il noto studioso asserisce e cioè che i nostri progenitori si cibavano di proteine animali in misura adeguata. Mentre invece il vegano più famoso d'Italia affermava testuali parole: "La paleontogia è assai complessa e variegata. La stragrande maggioranza delle ricerche conferma che l’uomo è a tutti i livelli il capostipite dei primati, una categoria di esseri che si è sempre nutrita prevalentemente, se non in modo esclusivo, di frutta, bacche, germogli, semi fiori e radici. I maggiori studi del settore li hanno condotti dei team statunitensi guidati dal professor Boyd Eaton, una delle massime autorità viventi del settore.". Tra l'altro, aggiungo io, la maggior parte dei primati sono onnivori e vanno anche a caccia!
La mia risposta fu adeguata alla sconvolgente bugia: "...(omissis)... Bisogna essere ignoranti parecchio (senza offesa, ma nel senso di ignorare) per affermare una cosa del genere, significa non sapere che Eaton ha ispirato, con i suoi lavori, Cordain e Sears, padri della Paleo e della Zona. Ho conosciuto personalmente Eaton ad agosto (2012, ndr) a Boston in un convegno, dove ha spiegato che l'alimentazione migliore è quella che Vaccaro tanto contrasta, dato che i suoi studi sulle popolazioni paleo hanno confermato questa tesi. E' semplicemente scandaloso, tutto qui...(omissis)..."
A questo "scambio" di opinioni, seguì un articolo di Vaccaro su di me offensivo e pieno di falsità. Ma non ho certo tempo da perdere con certi personaggi, né voglia di replicare. Ritengo siano energie sprecate e, tra l'altro, che uno mi insulti gratuitamente non fa male a nessuno.
Fa invece molto male dire bugie e ribaltare dei dati scientifici di uno studio autorevole a proprio vantaggio. Fa male alla salute delle persone che lo leggono e che hanno fiducia in chi lo scrive. Questo è grave!
Ma ecco il "fattaccio": una mia follower su facebook mi segnala sgomenta un articolo di Vaccaro che commenta uno studio scientifico di una certa rilevanza, che spiegherò nel merito più avanti. Per essere precisi, in realtà lui risponde alla lettera di un suo lettore, il quale fa tutta una serie di affermazioni sullo studio che Vaccaro avalla in pieno. Per cui, secondo loro, e non, come vedremo, secondo lo studio che citano, i grassi e le proteine animali sono i maggiori responsabili della risposta insulinica. Che è l'esatto contrario di quanto finora la scienza abbia asserito, visto che l'insulina "schizza" in alto con gli zuccheri, con i cereali, con gli amidacei e con alcuni frutti che hanno un carico glicemico particolarmente alto. Per cui questo "signore" va dicendo a centinaia (forse migliaia) di persone che è meglio evitare le proteine animali a favore degli altri alimenti, soprattutto ai diabetici. Be', cari lettori e care lettrici, io sogno un'imminente organo di controllo (che controlli anche me!) sui blog e su quello che viene scritto, perché non è accettabile che ci sia chi si fa bello sulla salute degli altri, cavalcando la sensibilità e il senso di colpa di chi vive una confusione riguardo al cibo animale. Non contrasterò mai la scelta etica di nessuno, ma non si può in nessuno modo cercare appigli o giustificazioni a questa scelta stravolgendo la realtà. Questo è patologico e pericoloso!
Ma entriamo nel merito. A questo link trovate l'articolo di Vaccaro, nel quale afferma, convinto di sé, amenità del tipo: "Questa è una batosta storica per la diabetologia mondiale, per la proteinomania e per la curomania.". Vi consiglio di leggerlo, perché è un ottimo esempio di come si possano capovolgere i risultati di uno studio, senza che nessuno se ne accorga. Se devo dirvela tutta, ho il sospetto che il povero Vaccaro non si sia neanche accorto dell'errore del suo lettore, probabilmente non ha letto lo studio e si è fidato di chi gliel'ha riportato "a modo suo", sentendosi semplicemente orgoglioso della conferma, nella sua cieca arroganza. Certo, la mia è solo un'ipotesi e mi diverte pensare che, in realtà, qualcuno gli abbia giocato uno scherzo! D'altronde, basta leggere lo studio citato per rendersene conto da soli. Lo trovate a questo link.
Dato che so che la maggior parte di voi non conosce l'inglese o non ha voglia di leggere quanto riportato (cosa che mi dispiace, perché il mio obiettivo è quello di stimolarvi sempre ad approfondire e mai a fidarvi, neanche di me!), per questa volta, ma solo per questa volta, vi semplifico la vita con degli screen shots, nei quali vedrete le tabelle riassuntive con i risultati ottenuti.
In questa prima diapositiva potete vedere, a sinistra, gli alimenti che provocano la risposta insulinica più alta, mentre a destra la più bassa. Naturalmente i grassi (olio d'oliva, avocado e noci), com'è noto, danno la risposta insulinica più bassa. Per questo, come vi dico spesso, mangiando grassi "buoni" in abbondanza e tenendo bassi i carboidrati, si dimagrisce invece di ingrassare. Non è un paradosso, è biochimica!
Poi, sempre a destra, abbiamo tonno e pollo, che danno una risposta insulinica bassa, come tutte le proteine. L'insulina si attiva con le proteine solo quando ne mangiate troppe (qualcuno dice oltre i 30g in un pasto, cioè meno di 150g di carne o pesce), perché un eccessivo carico nell'organismo fa trasformare l'eccedenza in zuccheri ed ecco che dal pancreas parte l'insulina per trasformare il "troppo" in trigliceridi e, quindi, in grasso.
Sulla sinistra della diapositiva troviamo ovviamente dolci come le caramelle (le Jelly Beans sono queste) e i pancakes, frutta come il melone (che ha un carico glicemico medio-alto), amidacei come le patate e i classici cereali da colazione. Quindi, l'esatto opposto di quanto affermato da Valdo Vaccaro!
Ma andiamo avanti con la prossima.
Ed ecco un bel grafico esplicativo. Leggendolo da sinistra verso destra, troviamo una lista che va dagli alimenti che danno la risposta insulinica più bassa a quelli che la danno più alta (comincio a sospettare che quei "geni" abbiano letto il grafico al contrario!). Curioso il fatto che i cereali per la colazione siano i peggiori, eppure in televisione ne parlano così bene.....
Chiudo la serie con le conclusioni di chi ha fatto lo studio.
- La maggior parte delle verdure producono una risposta insulinica trascurabile, come misurato dal FII* (ma va!).
- Anche i grassi e le fonti di proteine producono, in gran parte, una risposta insulinica variabile, come misurato dal FII (Mi sa che Vaccaro ha saltato questa diapositiva...).
- Cereali raffinati, dolci e patate producono la più grande risposta insulinica, come misurato dal FII (arimava!)
Insomma, lo studio conferma quanto già sapevamo, e cioè che Valdo Vaccaro, sicuramente negli articoli che ho citato in questo post, è un millantatore**!
Quando un vegano sconfina dalla sua rispettabilissima scelta etica e si avventura nella scienza, trovo molto più interessante e costruttivo leggere l'oroscopo!
* Food Insulin Index
** Il millantatore è colui che ha atteggiamenti boriosi e vanagloriosi in pubblico, facendo ricorso a menzogne iperboliche o a clamorose esagerazioni, o ancora si attribuisce qualità o titoli non propri. (cit. Wikipedia)