Oggi è la giornata mondiale della fibromialgia, una patologia, ahimè, poco conosciuta e, quindi, non trattata nel modo corretto. I sintomi di chi ne soffre sono numerosi: astenia, dolori, stanchezza cronica, ecc. L'immagine qui sopra, ve lo assicuro, rende molto bene l'idea del grado di sofferenza e di invalidità di cui soffre un fibromialgico.
Una persona a me vicina, di cui in futuro vi racconterò la storia, ha fatto regredire i sintomi grazie ad alte dosi di vitamina D (protocollo Coimbra). In genere, chi soffre di questa patologia è costretto a un uso massiccio di farmaci e il cortisone diventa un compagno di tutti i giorni. La fibromialgia non è considerata una malattia autoimmune, ma chi ne soffre ha generalmente associate una o più patologie di questo tipo. Il mio consiglio è di rivolgervi a uno dei medici che applicano il protocollo Coimbra.
Ora, vi chiedo la cortesia di firmare questa petizione, affinché la fibromialgia venga riconosciuta come malattia. È importante perché in questo modo le circa 2 milioni di persone affette possono ricevere le cure e le agevolazioni del caso, nonché sapere che non sono abbandonate a loro stesse. Grazie.
N.B.: ad oggi hanno firmato 39.798 persone, mi piacerebbe contribuire per arrivare a 50.000. Ce la facciamo?
Grazie Leonardo Rubini per la tua condivisione a sostenere la mia battaglia, la nostra battaglia di fibromialgici italiani e contiamo di arrivare a 100.000 firme entro fine estate, e il parlamento europeo ha già rivevuto la petizione, mentre in italia non hanno neanche un sistema per accogliere queste richieste, benchè sulla carta siano petizioni valide a tutti gli effetti.
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